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giovedì 25 marzo 2010
VANTAGGI E SVANTAGGI DELL’USO DI INTERNET.
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Birra e salute: gli effetti collaterali di un uso consapevole
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venerdì 19 marzo 2010
Riflettiamo insieme
Prima di cercare di stimolare un dibattito che coinvolga i colleghi docenti, mi piacerebbe sapere quanto di ciò che è proposto in essi vi appartiene veramente, se una didattica veicolata con modalità più tecnologiche o comunque più vicine al vostro modo di comunicare, coinvolgendovi maggiormente, potrebbe seriamente incidere e aiutarvi ad essere protagonisti più attivi, artefici più consapevoli della vostra crescita culturale... Fermo restando che:
- "il problema non è cosa usiamo, ma il come lo usiamo e il perchè...";
- "per trasformare le informazioni in conoscenze occorre non solo ancorarle a ciò che l'alunno conosce già (preconoscenze) ma anche all'orizzonte di senso che caratterizza la sua vita" (prof. G. Buonaiuti - Università di Firenze).
La prof.
Un'inquietante realtà... da cui non si può prescindere. Vogliamo parlarne insieme?
Come si apprende nel nuovo millennio?
Come apprendono i "nativi digitali"?
mercoledì 17 marzo 2010
Martin Luther King
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martedì 16 marzo 2010
Una poesia di Maria Teresa di Calcutta
domenica 14 marzo 2010
Perché le persone gridano quando sono arrabbiate? Leggete questo pensiero di Mahatma Gandhi.
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sabato 13 marzo 2010
Bagnischiuma
Bibliografia: La chimica di tutti i giorni di G. Vollmer e M. Franz- Ed. Zanichelli.
L'alcool e la chimica del nostro corpo
Bibliografia: Prodotti chimici- Guida per il consumatore- J. Emsley - Ed. Zanichelli.
Che cosa rende dolce una molecola?
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Si ritiene che il gusto del dolce sia legato, oltre alla composizione molecolare, anche alla capacità della molecola di soddisfare una geometria triangolare. A un angolo del triangolo ci deve essere un atomo di idrogeno (H), che deve unirsi all’ ossigeno (O) o all’azoto (N) sul recettore. Nel far ciò esso forma un cosiddetto legame a idrogeno. Si tratta di una debole interazione basata sull’attrazione tra un atomo di idrogeno e uno di ossigeno o azoto. Al secondo angolo ci deve essere un atomo di ossigeno o di azoto che attragga un idrogeno presente sul recettore, formando anche in questo caso un legame a idrogeno. al terzo angolo sono posizionati atomi di idrogeno che non devono essere coinvolti in legami a idrogeno: essi sono legati ad atomi di carbonio (C). Se ci sono questi componenti nelle giuste posizioni, si può essere certi che la molecola avrà un sapore dolce. Il triangolo del dolce che si adatta a un recettore è simile a una spina elettrica che si adatta a una presa appropriata; quando molecola e recettore si adattano una corrente viene trasmessa al cervello e si avverte il sapore dolce. Anche se possiamo progettare e preparare una molecola dolce, vi sono fattori che la possono rendere praticamente inadatta. La maggior parte dei dolcificanti scoperti finora sono sensibili al calore, il che è un grave inconveniente. Il dolcificante perfetto non è ancora stato scoperto o progettato, benché sene possano prevedere le caratteristiche: deve essere migliaia di volte più dolce dello zucchero, ma con lo stesso gusto e lo stesso aroma “pieno”; non deve avere alcun retrogusto; deve essere atossico e acariogeno; deve passare inalterato nel nostro organismo. Non si devono trascura neanche le esigenze dei produttori: deve essere facile da preparare e purificare e deve conservarsi a lungo. Deve essere solubile in acqua e alcool, resistere agli acidi, e deve essere stabile alle temperature della cottura dei cibi. Sappiamo che il dolcificante perfetto non risolverebbe il problema del sovrappeso che affligge i paesi dell’Occidente, può essere addirittura controproducente, se incoraggiano la gente a mangiare di più i cosiddetti alimenti dietetici.
IL POTASSIO
venerdì 12 marzo 2010
Curiosità sui rossetti
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La storia dell'antabuse
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giovedì 11 marzo 2010
Il neon
mercoledì 10 marzo 2010
Il malessere del mattino dopo la sbornia e come evitarlo
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