domenica 31 gennaio 2010

Sulle case. Da il Profeta di K. Gibran.

tempio dorico - Segesta - valle del Belice-
Allora si fece avanti un muratore, e disse:
- Parlaci delle case -.
Ed egli rispose e disse:
- Costruite con l'immaginazione una capanna nel deserto prima di costruire una casa dentro le mura della città. Poichè come voi rincasate ad ogni crepuscolo, così fa anche il viandante che è in voi... Ditemi gente di Orfalese, che avete in tali case?... La pace...? Memorie, ...? La bellezza, che riconduce il cuore dagli oggetti foggiati nel legno e nella pietra alla sacra montagna? O vi avete solo conforti e cupidigia di benessere... In verità la brama di benessere uccide la passione dell'anima, e poi sogghigna alle sue esequie. Ma voi, figli dell'aria, insonni nel sonno, voi non sarete intrappolati nè domati. La vostra casa non sarà un'ancora, ma l'albero maestro... Non ripiegherete le vostre ali per passare attraverso le porte, nè abbasserete le vostre teste per non urtare il soffitto, nè tratterrete il respiro per il timore che le mura scricchiolino... Poichè ciò che di voi è illimitato abita nella casa del cielo, la cui porta è la nebbia del mattino, le cui finestre sono i canti e i silenzi della notte.-

sabato 30 gennaio 2010

Conosci te stesso. Come utilizzare un'emozione tossica: la rabbia.

In un'antica leggenda giapponese si narra di un samurai bellicoso che un giorno sfidò il maestro Zen chiedendogli di spiegare i concetti di paradiso e inferno. Il monaco, però, replicò con disprezzo: - Non sei che un rozzo villano; non posso perdere il mio tempo con gente come te!-. Sentendosi attaccato nel suo stesso onore, il samurai s'infuriò e sguainata la spada gridò: - Potrei ucciderti per la tua impertinenza! -.
- Ecco - replicò con calma il monaco - questo è l'inferno -. Riconoscendo che il maestro diceva la verità sulla collera che lo aveva invaso, il samurai, colpito, si calmò, ringuainò la spada e s'inchinò, ringraziando il monaco per la lezione. - Ecco - disse allora il maestro Zen - questo è il paradiso -.
Potremmo dire che il samurai passa, nel breve spazio di due battute, da un atteggiamento arrogante, profano, di chi consapevole del proprio valore tende a sminuire o schernire il talento altrui, ad un atteggiamento iniziatico, disponibile cioè, al contrario, a valorizzarlo e ad accoglierlo come un insegnamento.
L'improvviso risveglio del samurai e il suo aprire gli occhi sul proprio stato di agitazione ci mostra quanto sia fondamentale la differenza fra l'essere schiavi di un'emozione e il divenire consapevoli del fatto che essa ci sta travolgendo. Riconoscere le proprie emozioni nel momento stesso in cui si presentano è, infatti, un primo passo verso l'acquisizione di un certo controllo su di esse e, consentendo una rivalutazione della situazione, può aiutare a cambiare prospettiva e a decidere di liberarsi di stati d'animo negativi che fagocitano tutta la nostra vitalità. L'energia così liberata può, quindi, essere utilmente impiegata per alimentare altri progetti di vita.
Per approfondimenti: D. Goleman-Intelligenza emotiva-
 Vi suggerisco anche di navigare in questo sito di Pablo Ayo, giornalista, scrittore, docente d'informatica e ricercatore, che ho trovato davvero suggestivo:
http://www.strangedays.it/aliendream/uomosullacollina.html

domenica 24 gennaio 2010

Lo stagno

Bronzi di Riace (Particolare)
Museo Nazionale - Reggio Calabria

Caratteristiche generali. Lo stagno è l’elemento chimico che ha simbolo Sn e Z pari a 50. Questo metallo di post-transizione argenteo, duttile e malleabile, che non si ossida facilmente all'aria e resiste alla corrosione, si usa in molte leghe e per ricoprire altri metalli più vulnerabili alla corrosione. Lo stagno si ottiene soprattutto dalla cassiterite, SnO2, e dalla stannite, Cu2FeSnS4. Ha una struttura cristallina particolare che provoca uno stridio caratteristico quando una barra di stagno viene piegata (il rumore è causato dalla rottura dei cristalli): se riscaldato, perde la sua duttilità e diventa fragile. Questo metallo resiste alla corrosione da acqua marina, distillata e da acqua potabile, ma può essere attaccato da acidi forti, da alcali e da sali acidi. Lo stagno (dal latino stannum) è stato uno dei primi metalli ad essere scoperto, e fin dall'antichità venne intensivamente usato in lega con il rame, di cui aumenta di molto la durezza e le doti meccaniche, formando il bronzo (90% circa di Cu e 10% circa di Sn), in uso fin dal 3500 a.C. In epoca moderna l'alluminio ha soppiantato alcuni usi dello stagno, ma il termine stagnola è ancora, a volte, impropriamente usato per ogni metallo argenteo in forma di fogli sottili. Lo stagno metallico si produce riducendo il minerale con carbone, in una fornace a riverbero. La Malesia produce il 40% dello stagno del mondo. Le altre aree estrattive principali sono Bolivia e Brasile. La produzione globale è al di sopra delle 140,000 tonnellate all'anno e le riserve ammontano a più di 4 milioni di tonnellate.
Impieghi tecnologici e commerciali. Lo stagno si lega facilmente col ferro ed è stato usato in passato per rivestire piombo, zinco e acciaio. I contenitori, lattine e scatolette, in banda stagnata (lamierino di acciaio stagnato) sono tuttora largamente usati per conservare i cibi, un uso che copre gran parte del mercato mondiale dello stagno metallico. La stagnatura superficiale protettiva di leghe ferrose (latta) e di altri metalli copre, infatti, il 35% di tutto il consumo di Sn. Essa, che viene realizzata con il solo stagno o con leghe contenenti anche zinco, cadmio o nichel, può venire eseguita sia per immersione nel metallo fuso, sia per via elettrolitica da soluzioni alcaline (è il processo più impiegato). Alcuni sali organici vengono usati in agricoltura come anticrittogamici e come alghicidi nelle risaie. Numerosi composti organici dello stagno sono impiegati come stabilizzatori per materie plastiche, in particolare per pvc. Anche in sintesi organica sono state trovate applicazioni per alcuni composti organometallici contenenti stagno, come il dibutil stagno ossido o l'idruro di tributilstagno, un agente riducente le cui reazioni di riduzione decorrono con meccanismo radicalico.
Effetti sulla salute e sull’ambiente. L'ossido di stagno è insolubile e molto resistente alla corrosione, quindi la quantità di stagno in terreni ed acque naturali è bassa. Le piccole quantità di stagno che si possono trovare nei cibi in scatola non sono dannose per gli esseri umani. Però, i composti trialchilici e triarilici dello stagno sono biocidi, e devono essere maneggiati con molta attenzione. I legami organici dello stagno costituiscono, infatti, la forma di stagno più pericolosa per la salute. Essi sono applicati in tantissime industrie e il numero di applicazioni di tali composti sta ancora aumentando. Trietilstagno è il composto organico dello stagno più pericoloso per gli esseri umani. Il metallo può essere assorbito attraverso gli alimenti, la respirazione ed attraverso la pelle, causando sia effetti acuti che di lunga durata. Gli effetti acuti sono: irritazione di occhi e pelle, mal di testa e di pancia, malessere, stordimento, difficoltà di respiro, ecc.; gli effetti a lungo termine sono: depressione, danni al fegato, al sistema immunitario, ai cromosomi, al cervello, scarsità di globuli rossi. I composti organici dello stagno sono molto persistenti e non abbastanza biodegradabili. I microrganismi hanno, infatti, molta difficoltà a scinderli. Una volta adsorbiti su particelle di fango, possono diffondere attraverso i sistemi idrici causando moltissimi danni agli ecosistemi acquatici, poiché sono molto tossici per i funghi, le alghe ed il fitoplancton. Il tributilstagno è il composto più tossico per pesci e funghi, mentre il trifenilstagno per il fitoplancton. Lo stagno organico disturba lo sviluppo, la riproduzione, i sistemi enzimatici ed i modelli di alimentazione degli organismi acquatici. L'esposizione avviene principalmente nello strato superiore dell'acqua, dove i composti di stagno organico si accumulano.
by Luigi e Pasquale
Fonti:http://www.ing.unitn.it/~colombo/Stagno/stagno_relazione_finale.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Stagno

giovedì 21 gennaio 2010

Segreti e ...sorprese delle essenze: i profumi

Il desiderio di attirare il prossimo è cosa del tutto naturale... Come comunichiamo questo desiderio a chi ci sta vicino? Il linguaggio del corpo è un mezzo, l'odore è un altro. Entrambi sono in fondo basati sulla nostra "chimica", ma usare l'olfatto è un modo totalmente chimico di trasmettere un messaggio. Si tratta di un'interazione molecolare che avviene nel nostro naso, dove 5 milioni di cellule recettrici in 2 cm quadrati, trattengono ed esaminano le molecole trasportate dall'aria che respiriamo. Non tutte le molecole volatili hanno odore caratteristico: il nostro naso si è evoluto in modo da ignorare, ad esempio, l'odore dell'acqua e dei gas dell'aria. Quando le molecole odorose stimolano un recettore, questo invia un segnale alla zona olfattiva del cervello (una delle più antiche) e da qui al sistema limbico, regolatore dell'umore e delle emozioni e, in particolare all'ippocampo importante nella formazione della memoria remota. Ciò può spiegare come mai gli odori sono talvolta capaci di ridestare la memoria di eventi del nostro lontano passato (...come il sapore della celebre madeleine di Proust** ! Olfatto e gusto sono, infatti, fortemente correlati). Le fragranze contenute in una boccetta di profumo danno un grande, innocente piacere e, mentre in passato venivano estratte da piante rare e tropicali e da animali selvatici (altrettanto innocenti!), oggi derivano per la maggior parte da laboratori chimici. Profumieri al lavoro si vedono sui dipinti murali delle tombe egizie di 4000 anni fa, a conferma che già allora esisteva una fiorente industria profumiera. Il nome profumo deriva dal latino per fumum, attraverso il fumo, perchè era pratica comune innalzare preghiere agli dei bruciando incensi di odore dolciastro. Ma come è fatto un profumo? Esso è una miscela di varie fragranze (note alte, medie e basse), mescolate in opportune proporzioni in modo che vengano rilasciate insieme (l'odore deve mantenersi costante durante la giornata), lentamente. L'abilità di un profumiere risiede nella sua capacità di conseguire questo risultato utilizzando le leggi della chimica.
La nota alta (di "testa") è la parte più volatile che avvertiamo per prima. Si tratta generalmente di aldeidi ma anche di estratti di bergamotto, limone e neroli (proviene dall'arancia amara). Nel celebre Chanel n° 5, è ad esempio un'aldeide artificiale, il 2-metilundecanale [(CH3)2CH(CH2)8CHO)]. Le note medie ("corpo"), avvertite dopo un po', derivano generalmente da fiori (ylang-ylang, gelsomino, tuberosa, garofano, rosa, iris, ecc.) che liberano un aroma dominante. Le note basse ("fissatore"), le meno volatili, hanno la funzione di fissare, rallentandone l'evaporazione, quelle alte e medie e sono le più attraenti, evocatrici di atmosfere particolari come l'Oriente misterioso, un bosco di notte, l'intimità dell'alcova. Ricalcano solitamente i tipici odori di legni rari, terra umida, spezie orientali, muschio e cuoio ma, spesso, possono presentare toni che rammentano sudore, urina ed escrementi: zibetto e muschio, ad esempio, che sono secrezioni di ghiandole animali!!! A ricordarci, se mai ce ne fosse bisogno, di quanta... imbarazzante, parentela abbiamo ancora con essi, che comunicano attraverso feromoni.
**"...Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo".
Bibliografia: Prodotti chimici- J. Emsley- Zanichelli ; Alla ricerca del tempo perduto- M. Proust.



venerdì 15 gennaio 2010

Che cos'è l'amore

da Obbino Flickr
Salveee a tutti...bhè giravo su youtube e ho visto questo video e mi è piaciuto molto..spero piaccia anche a voi!!! Un bacio a tutti..Grazia..!

martedì 12 gennaio 2010

Usare la memoria per potenziare la creatività e... viceversa.

Come potenziare la propria memoria? Tony Buzan, detto Mr. Cervello, consulente di multinazionali e di governi e autorità mondiale nel campo delle capacità di apprendimento e di pensiero, ci suggerisce, tra gli altri, il Metodo del Collegamento. Questo consente di esercitare una relazione dinamica tra la parte sinistra del cervello (sede della logica e del pensiero razionale) e la destra (sede dell’immaginazione e della creatività artistica), potenziando le capacità mnemoniche. Provare per credere! Immaginate che la mamma vi spedisca ad acquistare le seguenti cose:
un mestolo d’argento
sei bicchieri
banane
sapone neutro
uova
detersivo biologico
filo interdentale
pane integrale
pomodori
rose.
Invece di prendere il classico pezzetto di carta per annotare la lista usate tutti i principi basilari della memoria (immaginazione, associazione, esagerazione, assurdità, umorismo, i cinque sensi, sensualità, ecc.) e inventate una storia per immagini. Ad esempio… Immaginate di uscire da casa esibendovi in uno strabiliante gioco d’equilibrio: in bocca avete un enorme mestolo d’argento stretto tra i denti: sentite il gusto e la sensazione del metallo in bocca. Nella parte concava del mestolo, impilati, ci sono 6 magnifici bicchieri di cristallo, tintinnanti ad ogni passo, che riflettono la luce del sole, abbagliandovi. In strada, ohimè, inciampate in una gigantesca banana gialla e marrone sentendo un fruscio mentre scivola sotto i vostri piedi. Riuscite a mantenere l’equilibrio (siete straordinari equilibristi!) ma quando poggiate l’altro piede a terra scoprite di averlo poggiato su un pezzo di sapone neutro luccicante. Questo è troppo persino per un professionista e infatti splash! cadete all’indietro su un mucchio di uova. Vedete schifati il rosso del tuorlo e il bianco dell’albume e sentite l’umidità che impregna i vostri pantaloni. Tornate subito a casa e lavate gli abiti sporchi con un superdetersivo biologico. Quindi uscite di nuovo, ma siccome siete stanchi per l’incidente subìto, vi attaccate ad una robustissima corda fatta di milioni di fili interdentali che collega casa vostra alla farmacia. Mentre cominciate a sentire fame, un vento caldo vi porta l’aroma incredibilmente fragrante di pane integrale appena sfornato. Vi lasciate guidare dal vostro naso con l’acquolina in bocca finché raggiunto il negozio del fornaio, notate con stupore che il banco è pieno di panini farciti di pomodori rosso brillante. L’ultima trovata del fornaio! Uscite sgranocchiando rumorosamente un panino al pomodoro e UHAO!!! vedete camminare con un’andatura da sballo la persona più sexy che abbiate mai incontrato. Siete quindi furiosamente posseduti dall’impulso di comprarle delle rose.. Vi precipitate dal più vicino fiorista che vende solo rose rosse. Le comprate tutte…siete abbagliati dal verde delle foglie e dal rosso dei boccioli, sentite la puntura delle spine e vi inebriate del profumo delle rose stesse. Beh, ora chiudete il blog e ricordate la lista delle cose da comprare… Fatemi sapere se funziona! Baci.

venerdì 1 gennaio 2010

Filastrocca di capodanno

Filastrocca di capodanno
Fammi gli Auguri per tutto l'anno
Voglio un gennaio col sole d'aprile
Un luglio fresco, un marzo gentile
Voglio un giorno senza sera
Voglio un mare senza bufera
Voglio un pane sempre fresco
Sul cipresso il fiore del pesco
Che siano amici il gatto e il cane
Che diano latte le fontane
Se voglio troppo non darmi niente
Dammi una faccia allegra solamente.