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Caratteristiche generali
Il litio ha numero atomico 3 ed è il primo dei metalli alcalini (Gruppo IA o 1) nella tavola periodica. In natura si trova come miscela degli isotopi 6Li e 7Li. È il metallo più leggero, è solido, morbido, di colore bianco-argento, con un basso punto di fusione ed è reattivo. Molte delle sue proprietà fisiche e chimiche sono più simili a quelle dei metalli alcalino-terrosi che a quelle del suo gruppo.
Il litio (dal greco lithos, "pietra") venne scoperto da Johann Arfvedson nel 1817 ma, l'elemento non venne isolato fino a quando W. T. Brande e Sir H. Davy impiegarono l'elettrolisi sull'ossido di litio. La produzione commerciale del litio venne ottenuta nel 1923 da una compagnia tedesca per elettrolisi del cloruro di litio e del cloruro di potassio fusi.
Fra le proprietà più significative del litio troviamo il suo alto calore specifico, l'ampio intervallo di temperatura in fase liquida, l'alta conducibilità termica, la bassa viscosità e densità (circa la metà di quella dell’acqua). Il litio metallico è solubile in ammine alifatiche a catena corta, come l’etilammina. È insolubile negli idrocarburi.
Il litio partecipa ad un numero enorme di reazioni, con reagenti organici e inorganici. Reagisce con l'ossigeno per formare il monossido, Li2O, e il perossido, Li2O2. È l'unico metallo alcalino che reagisce con l'azoto a temperatura ambiente per produrre un nitruro nero, Li3N. Reagisce facilmente con idrogeno a quasi 500ºC per formare idruro di litio, LiH. La reazione del litio metallico con acqua è estremamente violenta. Il litio reagisce direttamente con il carbonio per produrre carburo di litio. Si lega facilmente con gli alogeni per formare alogenuri.
Il litio non si trova in natura allo stato libero, in conseguenza della sua elevata reattività. È un elemento moderatamente abbondante ed è contenuto nella crosta terrestre alla concentrazione di 65 ppm (parti per milione). Quasi il 50% delle riserve disponibili di litio, commercialmente sfruttabili, si trovano in Bolivia, nei laghi salati prosciugati delle Ande.
La produzione mondiale di litio si aggira intorno alle 40.000 tonnellate all'anno e le riserve totali sono stimate essere intorno a 7 milioni di tonnellate.
Impieghi tecnologici e commerciali
È il più leggero degli elementi solidi ed è usato principalmente nelle leghe conduttrici di calore, come componente in alcuni medicinali (farmaci antipsicotici), come materiale anodico delle batterie (le cosiddette batterie agli ioni di litio) nelle quali in genere compare sotto forma di sale (Li2CO3 , LiClO4).
Altri usi:
I sali di litio, come il già citato carbonato di litio o il citrato di litio, sono stabilizzatori d'umore usati nel trattamento di malattie come il disturbo bipolare dell'umore.
Il cloruro di litio e il bromuro di litio sono altamente igroscopici e frequentemente usati come essiccanti (sistemi per la produzione di aria condizionata).
Lo stearato di litio è un comune lubrificante generico ad alte temperature.
Il litio è un agente legante usato per sintetizzare composti organici e in applicazioni nucleari.
Viene a volte utilizzato nei vetri e nelle ceramiche.
L'idrossido di litio è impiegato per estrarre il biossido di carbonio dall'aria e rilasciare ossigeno nelle navicelle spaziali e nei sottomarini.
Leghe di questo metallo con alluminio, cadmio, rame e manganese sono usate per alcune parti aeronautiche ad alte prestazioni.
In futuro potrebbe essere un elemento fondamentale nei reattori a fusione nucleare per la generazione del trizio.
Effetti del litio sull’ambiente e sulla salute umana.
Come gli altri metalli alcalini, il litio nella sua forma pura è altamente infiammabile e leggermente esplosivo se esposto all'aria e soprattutto all'acqua, con la quale reagisce in maniera violenta con produzione di idrogeno.
Questo metallo è anche corrosivo e deve essere maneggiato evitando il contatto con la pelle.
Per quanto riguarda lo stoccaggio, deve essere conservato immerso in idrocarburi liquidi, come la nafta.
Il litio è considerato leggermente tossico; lo ione litio è coinvolto negli equilibri elettrochimici delle cellule del sistema nervoso e viene spesso prescritto come farmaco nelle terapie per il trattamento di sindromi maniaco-depressive. L'intossicazione da sali di litio, più grave e frequente nei pazienti con compromissione della funzione renale, si tratta efficacemente con NaCl, urea ed acetazolamide o, in alternativa, con l'emodialisi.
Il metallo può essere assorbito dal corpo umano tramite inalazione delle sue polveri e ingestione. Il rischio di inalazione è basso in quanto l'evaporazione a 20°C è trascurabile; una concentrazione nociva delle particelle sospese nell'aria può, tuttavia, essere raggiunta rapidamente se disperso.
Se inalato provoca una sensazione di bruciore, tosse, respirazione affaticata, respiro corto, gola irritata, edema polmonare. Il contatto con la pelle o gli occhi determina la comparsa di rossore, ustioni, dolore, bolle.
Se ingerito provoca spasmi e dolori addominali, sensazione di bruciore, nausea, shock o collasso, vomito, debolezza.
by angelo curto
fonti: http://www.lenntech.it; http://www.wikipedia.it
Come promesso, Angelo! Grazie infinite per il tuo interessante contributo e Auguri di Buon Anno dalla prof.!
RispondiEliminafinalmente anche io ho dato un contributo alla costruzione di questo interessantissimo blog...sta venendo su bene :-D
RispondiEliminasalve prof e auguri anche a lei