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martedì 29 dicembre 2009
Sali metallici per curare i disturbi dell'umore: il litio.
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mercoledì 23 dicembre 2009
"...Signore, che cos'è un uomo perché te ne curi?... L'uomo è come un soffio, i suoi giorni come ombra che passa..." Salmo 144
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martedì 22 dicembre 2009
Apollo e Daphne (1621-1623) - Roma Galleria Borghese- Lorenzo Bernini
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sabato 19 dicembre 2009
Un gas usato per lampade e dispositivi luminosi: lo xenon.
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Fonti: http://www.wikipedia.it/
by Mattia
mercoledì 16 dicembre 2009
Da "L'ospite inquietante" di U. Galimberti
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Sum 41 - With me
lunedì 14 dicembre 2009
Cantico delle creature - Angelo Branduardi
Vi regalo una storia: "I Quattro Rabbini"
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Da: "Donne che corrono coi lupi" di C. P. Estès.
domenica 13 dicembre 2009
"Essere" da Il Giardino del Profeta di K. Gibran
Il più elettronegativo e reattivo degli elementi chimici: il fluoro, presente nelle ossa e nei denti.
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venerdì 11 dicembre 2009
Paracelso
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martedì 8 dicembre 2009
Il vecchio e il bambino (F.Guccini)
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lunedì 7 dicembre 2009
L'alchimia, la pietra filosofale e l'elisir di lunga vita
domenica 6 dicembre 2009
L'amicizia
sabato 5 dicembre 2009
Un metallo biocompatibile usato per le protesi: il titanio.
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venerdì 4 dicembre 2009
"If" (Se) di Rudyard Kipling - Lettera al figlio
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giovedì 3 dicembre 2009
Un cofattore indispensabile per l'attività enzimatica: il magnesio
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mercoledì 2 dicembre 2009
L'eccezionale talento di Marie Curie: 1903 premio Nobel per la fisica, 1911 premio Nobel per la chimica (unica donna ad aver ricevuto due premi Nobel)
Il Radio e la sua emissione radioattiva un milione di volte più intensa dell'uranio.
Caratteristiche generali Il radio è l'elemento chimico di numero atomico 88. Il suo simbolo è Ra. Il nome dell'elemento deriva dal fatto di essere uno dei più radioattivi conosciuti. È luminoso e morbido, di colore bianco brillante che annerisce per esposizione all'aria, probabilmente per formazione di nitruro. È il più pesante di tutti i metalli alcalino terrosi, è chimicamente simile al bario ed è presente in tracce in tutti i minerali dell'uranio in quanto è un suo prodotto di decadimento. Originariamente veniva estratto dalla pechblenda in Boemia (7 tonnellate di pechblenda forniscono 1 grammo di radio). Una certa quantità di questo elemento si trova anche nelle sabbie di Carnotite in Colorado, ma minerali più ricchi di radio si trovano nello Zaire, nella regione dei Grandi Laghi del Canada e si può ottenere anche dal trattamento dei rifiuti dell'uranio. Grandi giacimenti di uranio sono situati in Ontario, Nuovo Messico, Utah, Australia e altri paesi. Il radio possiede 25 isotopi, 4 dei quali presenti in natura, di cui il 226Ra è il più abbondante e stabile, con un'emivita è di 1602 anni ed è prodotto dal decadimento di 238U; segue in ordine di stabilità descrescente il 228Ra (emivita: 6,7 anni), prodotto dal decadimento di 232Th. 223Ra, 224Ra, 226Ra e 228Ra sono tutti generati dal decadimento radioattivo dell'uranio o del torio. Il 226Ra decade, con emissione α, in radon. A parità di massa, la radioattività emessa dal radio è oltre un milione di volte più intensa di quella dell'uranio. Il suo decadimento attraversa sette stadi, ciascuno dei quali è a sua volta un isotopo instabile. Lo stadio finale del suo decadimento radioattivo è un isotopo del piombo. Le preparazioni di radio, grazie al calore prodotto dall'emissione radioattiva, hanno stabilmente una temperatura maggiore dell'ambiente circostante; le radiazioni emesse dal radio sono di tre tipi: raggi alfa, raggi beta e raggi gamma. Se viene mescolato con berillio, dà luogo anche all’emissione di neutroni. Il radio è luminescente (con un debole bagliore blu) e in acqua forma idrossido di radio. Pur essendo l'elemento più pesante tra i membri del II gruppo è il più volatile. Il radio (dal latino radius, raggio) fu scoperto da Marie Curie e suo marito Pierre nel 1898 nella pechblenda/uraninite della Boemia settentrionale. Nel 1902 il radio fu isolato puro, nella sua forma metallica, da Curie e André Debierne attraverso l’elettrolisi di una soluzione pura di cloruro di radio con un catodo di mercurio e distillazione in atmosfera di idrogeno. Data la breve emivita degli isotopi del radio, i suoi composti sono piuttosto rari e si trovano quasi esclusivamente nei minerali dell'uranio. Sono noti il fluoruro RaF2, il cloruro RaCl2, il bromuro RaBr2, lo ioduro RaI2 e l'ossido RaO.
Impieghi Alcuni degli usi pratici del radio dipendono dalla sua radioattività: tuttavia isotopi di altri elementi, come 60Co e 137Cs, sintetizzati successivamente alla sua scoperta, lo hanno sostituito anche in questi limitati impieghi perché più economici, più potenti o più sicuri. Come bromuro era usato in passato nelle vernici luminescenti per quadranti e lancette di orologi, sveglie e strumentazione varia. Oltre 100 ex-pittori di lancette di orologi, che usavano le loro labbra per fare la punta al pennello, morirono per le radiazioni: poco dopo, gli effetti nocivi delle radiazioni iniziarono ad essere pubblicizzati. Il radio venne usato nei quadranti delle sveglie fino agli anni '50. Gli oggetti verniciati con vernice al radio possono essere pericolosi ancora oggi e devono essere maneggiati con la dovuta cautela. Attualmente, per vernici luminescenti viene usato trizio al posto del radio. Mescolato al berillio è una sorgente di neutroni per esperimenti di fisica. Sotto forma di cloruro di radio si usa in medicina per produrre gas radon, utile per la terapia di alcuni tipi di tumore.
Effetti sull’ambiente e sulla salute umana Il radio è estremamente radioattivo ed il suo prodotto di decadimento iniziale, il radon, è un gas anch'esso radioattivo. Esso è naturalmente presente nell'ambiente in quanto costantemente prodotto dal decadimento radioattivo di uranio e torio. Si trova a livelli molto bassi nelle rocce e nel terreno e anche nell'aria. In alcune zone, nei pressi delle miniere, si hanno alte concentrazioni di radio in acqua. Ciò può provocare l’accumulo e la bio-amplificazione nel ciclo alimentare. Non esistono prove che l'esposizione ai bassi livelli naturali abbia effetti nocivi sulla salute umana. Tuttavia, l'esposizione a livelli elevati di radio può provocare rottura dei denti, anemia e cataratta. Quando l'esposizione al radio dura un lungo periodo di tempo può causare il cancro per l’effetto delle radiazioni gamma. Infatti, data la somiglianza chimica con il calcio, esso può sostituirlo nel tessuto osseo, dove la radioattività degrada il midollo e può indurre mutazioni nelle cellule ossee. Durante gli anni '30 si scoprì che i lavoratori esposti al radio nelle fabbriche che usavano vernice luminescente si ammalavano gravemente di anemia e cancro alle ossa: in seguito a queste evidenze cliniche l'uso del radio declinò rapidamente. L'aver maneggiato radio per anni è ritenuta la causa della prematura morte di Marie Curie. Il radio va conservato in un ambiente sufficientemente ventilato per evitare l'accumularsi del radon.
Fonti: http://www.lenntech.it/periodica/elementi/ra.htm#ixzz0YT54uwK3 http://www.wikipedia.it/