
CARATTERISTICHE GENERALI.
Lo zolfo è l'elemento chimico nella tavola periodica con simbolo S, numero atomico 16 e 18 isotopi. E’ un non-metallo inodore, insapore, molto abbondante; la sua forma più nota e comune è quella cristallina di colore giallo intenso ed è presente sotto forma di solfuri e solfati in molti minerali. Si ritrova spesso puro nelle regioni con vulcani attivi. Questo elemento ha un odore caratteristico quando si lega con l'idrogeno (H2S). Brucia con fiamma bluastra che emette un odore caratteristico e soffocante, dovuto al biossido di zolfo (SO2) o al triossido di zolfo (SO3) che si formano come prodotti di combustione. Lo zolfo è insolubile in acqua, ma è solubile in disolfuro di carbonio. Gli stati di ossidazione o valenze più comuni dello zolfo sono -2, +2, +4 e +6. In tutti e tre gli stati, solido, liquido e gassoso, lo zolfo presenta tre forme allotropiche, le cui interrelazioni non sono ancora state interamente chiarite. La prima forma cristallina è rombica: l'elemento ha una struttura cristallina rombica o ottaedrica e mostra il suo caratteristico colore giallo, è opaco e fragile. Questa forma si può preparare per cristallizzazione da una soluzione di zolfo in disolfuro di carbonio (CS2). La seconda forma è monoclina. I cristalli sono a forma di ago, cerosi e fragili, sempre di colore giallo. Lo zolfo monoclino si può preparare per cristallizzazione da zolfo fuso. La terza forma è amorfa: non ci sono cristalli. In questo stato lo zolfo è duro, scuro ed elastico. Questo stato si ottiene per rapido raffreddamento dello zolfo fuso ed è instabile, trasformandosi lentamente in zolfo rombico cristallino; la cristallografia a raggi X mostra che tale forma amorfa potrebbe avere forma elicoidale con 8 atomi per giro. Anche lo zolfo colloidale e i fiori di zolfo sono forme amorfe che cristallizzano lentamente, sebbene queste due forme consistano di miscele di cristalli rombici e zolfo amorfo. In piccole quantità può essere trovato anche nel carbone e nel petrolio, dalla cui combustione viene trasformato in SO2 il quale, in presenza dell'ossigeno e dell'umidità dell'aria si trasforma in acido solforico e rende acida la pioggia.
IMPIEGHI TECNOLOGICI E COMMERCIALI.
Lo zolfo si usa in molti processi industriali, di cui il più importante è la produzione di acido solforico(H2SO4) per batterie e detergenti; si usa anche per la produzione di acido solforoso (H2SO3). Altri usi sono la produzione di polvere da sparo e la vulcanizzazione della gomma. Si usa anche come fungicida e nella manifattura di fertilizzante fosfatico. I solfiti vengono usati per sbiancare la carta e come conservanti nella frutta secca. Altri usi sono nelle teste dei fiammiferi e nei fuochi d'artificio; il tiosolfato di sodio o di ammonio si usa in fotografia come fissante per stampe fotografiche. Nelle zone vulcaniche si trovano le solfatare, che sono getti di soluzione acquosa di acido solfidrico (H2S). Sotto forma di solfato di rame (CuSO4), è impiegato in agricoltura.
EFFETTI SULLA SALUTE E SULL’AMBIENTE.
Due amminoacidi essenziali quali cisteina e metionina, nonché gli amminoacidi omocisteina e taurina contengono zolfo, così come alcuni enzimi molto comuni. Questo rende lo zolfo un elemento indispensabile alla vita di qualsiasi cellula. I ponti disolfuro fra polipeptidi sono estremamente importanti per l'assemblaggio e la struttura delle proteine. Alcune forme di batteri usano il solfuro di idrogeno al posto dell'acqua come donatore di elettroni in un primitivo processo fotosintetico. Lo zolfo è assorbito dalle piante sotto forma di ione solfato. Lo zolfo inorganico forma degli aggregati ferro-zolfo e sempre dello zolfo è il legame-ponte sito CuA della citocromo c ossidasi.
Le grandi quantità di carbone bruciate dall'industria e dalle centrali elettriche immettono ogni giorno nell'atmosfera molto biossido di zolfo, che reagisce con l'ossigeno e il vapore acqueo nell'aria per formare acido solforico. Questo acido forte ricade a terra con le precipitazioni dando luogo alle famose piogge acide che acidificano i terreni e le risorse idriche causando gravi danni all'ambiente naturale. Molti composti dello zolfo sono tossici o corrosivi. Il solfuro di carbonio, l'acido solforico, l'acido solfidrico e il biossido di zolfo vanno maneggiati con particolare cura. Benché il biossido di zolfo sia sufficientemente innocuo da poter essere usato in piccole quantità come additivo alimentare, in concentrazioni sufficientemente elevate in atmosfera reagisce con l'umidità a dare acido solforoso che, se respirato, provoca emorragie nelle vie respiratorie con rischio di soffocamento. Il solfuro d'idrogeno è molto tossico: a piccole concentrazioni ha un caratteristico sgradevole odore di uova marce, mentre l'esposizione a quantità relativamente elevate ha la proprietà di ottundere rapidamente il senso dell'olfatto, rendendo le potenziali vittime inconsapevoli della sua presenza. La cosiddetta "magnesia", un solfato idrato di magnesio, si usa come lassativo, come esfoliante o nel giardinaggio come concime specifico per suoli carenti di magnesio.
FONTI: wikipedia, encarta
by alessia giglio, samantha canino, mietta capicotto e vanessa paone
salve prof...speriamo k la nostra ricerca le piaccia e k prenderemo un bel voto...baci
RispondiEliminaIndispensabile indicare la bibliografia o sitografia. Comunque il format è rispettato. Brave!
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