sabato 30 gennaio 2010

Conosci te stesso. Come utilizzare un'emozione tossica: la rabbia.

In un'antica leggenda giapponese si narra di un samurai bellicoso che un giorno sfidò il maestro Zen chiedendogli di spiegare i concetti di paradiso e inferno. Il monaco, però, replicò con disprezzo: - Non sei che un rozzo villano; non posso perdere il mio tempo con gente come te!-. Sentendosi attaccato nel suo stesso onore, il samurai s'infuriò e sguainata la spada gridò: - Potrei ucciderti per la tua impertinenza! -.
- Ecco - replicò con calma il monaco - questo è l'inferno -. Riconoscendo che il maestro diceva la verità sulla collera che lo aveva invaso, il samurai, colpito, si calmò, ringuainò la spada e s'inchinò, ringraziando il monaco per la lezione. - Ecco - disse allora il maestro Zen - questo è il paradiso -.
Potremmo dire che il samurai passa, nel breve spazio di due battute, da un atteggiamento arrogante, profano, di chi consapevole del proprio valore tende a sminuire o schernire il talento altrui, ad un atteggiamento iniziatico, disponibile cioè, al contrario, a valorizzarlo e ad accoglierlo come un insegnamento.
L'improvviso risveglio del samurai e il suo aprire gli occhi sul proprio stato di agitazione ci mostra quanto sia fondamentale la differenza fra l'essere schiavi di un'emozione e il divenire consapevoli del fatto che essa ci sta travolgendo. Riconoscere le proprie emozioni nel momento stesso in cui si presentano è, infatti, un primo passo verso l'acquisizione di un certo controllo su di esse e, consentendo una rivalutazione della situazione, può aiutare a cambiare prospettiva e a decidere di liberarsi di stati d'animo negativi che fagocitano tutta la nostra vitalità. L'energia così liberata può, quindi, essere utilmente impiegata per alimentare altri progetti di vita.
Per approfondimenti: D. Goleman-Intelligenza emotiva-
 Vi suggerisco anche di navigare in questo sito di Pablo Ayo, giornalista, scrittore, docente d'informatica e ricercatore, che ho trovato davvero suggestivo:
http://www.strangedays.it/aliendream/uomosullacollina.html

2 commenti:

  1. prof sarebbe bello che le persone riuscissero a controllare la rabbia come fa il samurai, ma purtroppo non è molto semplice e spesso la rabbia si trasforma in odio.

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  2. La rabbia (ma vale ancor più per l'odio) è l'inferno, dice il maestro Zen... spesso nasce dalla certezza di aver subito un'ingiustizia o un tradimento e, rispetto a queste cose, Luigi, siamo tutti fragili. Agire d'impulso può portare a errori irrimediabili e covare vendetta ci intossica la mente, diventando un pensiero dominante. "Siate il vostro io più grande" dice Gibran... C'è sempre qualcosa per cui valga la pena di alzarsi al mattino ed è in questo che possiamo investire l'energia della nostra rabbia.

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